Last Updated on Agosto 6, 2019 by Cristina (DS author)
Non sai come scrivere una tragedia, ma vuoi scoprire come si fa? Bene! In questo articolo evidenzio in modo semplice e sintetico i passi per creare una storia tragica (nello stile della tragedia).
Elementi fondamentali:
- Creazione del personaggio
- Incidente iniziale
- Prime difficoltà
- Percorso di crescita
- Origine del problema
- Affronto della paura
- Cambiamento finale
Lo schema:
La Tragedia segue lo schema narrativo generale della scrittura creativa.
Per scrivere una tragedia, la prima cosa da tracciare è il percorso che vogliamo far seguire al protagonista. Dobbiamo entrare nella sua sfera emotiva e decidere dove indirizzare il protagonista. Di cosa si deve purificare? Dove lo vogliamo portare? Che tematica vogliamo trattare? Una paura? Una ricerca di un sentimento? Un rimpianto?
Gli eventi che bisogna far accadere devono essere le cose più brutte che il protagonista non possa neanche immaginare.
Il pubblico, diciamo che, deve aspettarsi come andrà a finire la storia, ma ogni evento deve provocare nel pubblico la speranza che possa salvarsi, e tenerlo in bilico tra la paura che possa finire in “Tragedia” e la speranza che dopo aver patito possa ottenere un lieto fine.
Ecco l’elenco per capire come scrivere una tragedia:
Come scrivere una tragedia – Introduzione
- Creazione del personaggio:
Si crea un personaggio. Si mostra il desiderio che il protagonista vuole raggiungere e il problema principale che lo blocca dal farlo.
- Incidente iniziale:
Accade un evento, nella vita del personaggio, che lo spinge a muoversi per raggiungere il suo obiettivo. Ma per farlo, il protagonista deve affrontare un rischio grande.
In genere, ad es. l’evento è un lutto o una malattia e il desiderio del personaggio è quello di superare tutto e tornare alla vita normale, ma per farlo deve affrontare dei rischi, che possono essere ad es. le reazioni altrui verso i suoi comportamenti, reazioni che generano litigi familiari e sociali, ecc.
- Le prime difficoltà:
Il personaggio inizia ad affrontare gli ostacoli che si oppongono tra lui e il suo obiettivo, ostacoli che portano a scelte difficili, tanto che il pubblico deve chiedersi se il protagonista riuscirà ad ottenere ciò che vuole.
Il protagonista deve continuare ad affrontare una serie di ostacoli sempre crescenti, che aumentano di volta in volta la posta in gioco e il rischio per il protagonista.
Come scrivere una tragedia – Come evolve la storia
- Il percorso di crescita:
Questi ostacoli devono segnare un percorso di crescita interiore che serve a preparare il personaggio allo scontro con l’origine del suo problema, a fargli capire cioè qual è il suo vero problema (e quindi la sua paura più grande), al fine di portarlo ad ottenere un cambiamento significativo.
- L’origine del problema:
L’ostacolo finale, che il personaggio affronta, deve essere talmente insormontabile da far pensare al protagonista che non ci sia più alcuna speranza. Il personaggio pensa seriamente di arrendersi e cedere alla sua paura, lasciandosi schiacciare da essa.
Come scrivere una tragedia – Finale
- Il personaggio affronta la sua paura:
Ma accade qualcosa che gli dà la forza (qualcuno gli lascia un insegnamento morale). Il protagonista inizia a lottare con questa nuova consapevolezza.
- Il cambiamento finale:
Il protagonista ne può uscire vincitore o sconfitto (a scelta dell’autore). Ma qualunque sia il risultato, si mostra il cambiamento che ha portato tutta quella esperienza nel personaggio, attenzione, non nell’ambiente in cui si muove. Perché ricordo che nella tragedia non devono essere cambiati i fatti, ma il personaggio deve cambiare nella sua sfera emotiva, ad es. passa da uno stato di infelicità alla felicità.
Solitamente, la Tragedia Classica finisce con la morte del protagonista o della persona che ama.
Il dramma, invece, può anche finire bene, in quanto il protagonista riesce a superare le sue paure.
Il modello d’esempio per creare una tragedia
Spero che questa lista di punti ti sia stata d’aiuto nell’imparare come scrivere una tragedia. Ma se hai bisogno di una guida visiva schematizzata, che possa aiutarti a creare la storia, scopri il metodo per creare storie, dove trovi i modelli d’esempio, impostati con le tecniche semplici e focalizzate, per creare delle buone storie.
Dunque, non ti resta che fare tanta pratica per assimilare tutto al meglio.
Altri generi
Vuoi sapere come scrivere storie di altri generi narrativi? Qui ti inserisco un elenco di generi che ho trattato nei miei articoli, con i relativi link agli articoli.
In più, potrebbe interessarti conoscere il processo per sviluppare una storia, a partire dalla scelta dell’idea fino alla struttura completa di una storia. Qui, ti lascio un articolo su come si inizia a creare una storia.
salve sono un docente di scuola media Ho spiegato la tragedia greca ai miei alunni e fatto vedere alcuni film tratti da tragedie greche Vorrei proseguire facendo loro scrivere una tragedia solo che non so come fare a suggerirgli un punto di partenza o dei punti fermi su cui basarsi Posso semplicemente seguire i consigli scritti qui sopra o mi consigliate qualcosa da leggere su internet? grazie mille Nico
Ciao Nico,
se parliamo di tragedia greca, la sequenza è sì la stessa della tragedia che ti ho mostrato in questo articolo. Ovviamente, però, per costruire una tragedia greca e quindi quella antica bisogna prima valutare alcuni punti da inserire.
Infatti, riguardo la tragedia greca tutto si basa sulla costruzione dei personaggi, dell’ambiente e degli argomenti da trattare.
Lasciami allora parlare un attimo di ambiente e personaggi.
Ambiente e personaggi
Di fatto, le caratteristiche della tragedia greca di solito vengono riprese dal “mito” e “dall’epica”.
I personaggi che lottano fra loro possono essere “uomini e dèi”.
Magari il protagonista infrange un divieto divino che costituisce una catastrofe per l’umanità e il protagonista quindi deve espiare la sua colpa.
Le azioni del protagonista provocano rovina, morte e laceranti conflitti tra personaggi.
Possiamo infatti trovare fra queste condizioni di rovina:
– casi estremi di caduta improvvisa da situazioni di prosperità e di potenza in abissi di rovina e di morte;
– oppure esempi spaventosi delle funeste conseguenze provocate dallo scatenarsi furioso delle passioni non dominate dalla ragione.
Tutte occasioni per:
– interrogarsi sul mistero del male e del dolore,
– per chiedersi se esistano gli dei,
– se la vita degli uomini sia retta da una giustizia superiore o dal cieco caso,
– se ci sia spazio per la libertà e l’autodeterminazione umane,
– quali siano i limiti della colpa e della responsabilità individuali;
– se alla domanda perché il giusto debba soffrire sia possibile dare una risposta che non consista semplicemente nella necessità di rassegnarsi ad una sorte inspiegabilmente avversa;
– quali debbano essere i rapporti tra l’uomo e la divinità, tra marito e moglie, padri e figli, re e sudditi.
Detto questo, vediamo ora invece gli argomenti.
Quali sono i temi più forti della tragedia greca?
Le tragedie greche potrebbero trattare valori universali comuni all’esperienza di ogni uomo e alla vita di ogni società, quali:
– l’amore,
– l’odio,
– il rapporto fra bene e male,
– il contrasto tra pace e guerra,
– la necessità di obbedire al volere degli dèi e del destino.
Possiamo sintetizzarli in:
– grandi temi delle tensioni politiche e dei principi che fondano il governo e il potere,
– i ‘drammi familiari’,
– il tema del destino dell’uomo e dell’inconoscibilità del volere divino.
– la presenza (specie in Euripide) di una ‘sorte’ incontrollabile che non sempre ha il volto degli dèi, il tema della giustizia e della giusta punizione dei colpevoli.
– l’ereditarietà della colpa,
– l’impossibilità di prevedere il proprio futuro (e a volte, come nel caso di Edipo, anche il proprio passato),
– il ruolo della donna nella società e nella famiglia,
– il rapporto fra vincitori e vinti…
Il trucco per trovare questi temi è pensare al fatto che la tragedia tematizza le grandi domande che investono il nostro quotidiano:
– Perché gli dèi, se ci sono, ci vogliono sofferenti?
– Qual è il destino a cui siamo chiamati?
– Quali tensioni maturano dentro un rapporto di coppia (si pensi a Medea)?
– Perché non prevale la giustizia sull’ingiustizia?
Ecco queste sono le questioni che servono per lavorare sulla tragedia greca.
Una volta create queste, la sequenza di sviluppo da seguire sarà quella della tragedia classica che trovi nel mio articolo del blog.
Temo comunque che per ragazzi di scuola media sia difficile lavorarci, ma alla fine “provarci non costa nulla”.
Spero quindi di averti aiutato. E se vuoi approfondire ti consiglio di cercare su internet “struttura della tragedia greca”, “personaggi della tragedia greca”, “argomenti della tragedia greca”.
Fammi sapere se hai qualche altra domanda.
Un saluto
Cristina